mercoledì 2 aprile 2008

un giovane scrittore TORELLI DEVIS

L'amore è un'altalena di perdenti, se si va pari c'è già da sta contenti

Quattro e mezza del mattino, capodanno targato 1979 in un quartiere di Roma.
In una 128 rossa sbiadita marco prende dalla tasca un cucchiaino nero come i capelli di carla, che con il maglione alzato sul braccio sinistro si appresta a festeggiare la notte di san silvestro come meglio poteva. Dalle casse dello stereo usciva la voce di lou reed e dalle loro labbra usciva bianca l'aria appena respirata. Le papille gustative del loro sangue si apprestavano a ricevere tutto ciò che quella siringa poteva offrire.

Al terzo piano di un palazzo verde i coniugi passalacqua stanno per concepire il loro secondogenito, mentre il primo dorme ancora nella culla. Lui, stempiato quanto basta per mettere in mostra un neo sul lato sinistro della fronte, non aveva avuto neanche il tempo di togliersi la camicia, che lei, trascinata dal braghetto appena bevuto, le era saltata addosso, consapevole che dentro il letto il sesso debole è l'uomo. Le si era avvinghiata con forza, quasi volesse stappargli la mascolinità con la quale lui ogni volta che tornava dall'ufficio stressato si toglieva la cinta e si sfogava sulle sue gambe, braccia ecc.
Lo stempiato non smentì la sua fama di pantofolaio e in un minuto venne e in due già ronfava, lei si guardò allo specchio e pianse.

Nella fabbrica di cavi elettrici luca si masturbava nel bagno pensando al seno di alessandra che l'aspettava a casa. Alessandra aspettava luca facendosi matrurbare da un suo amico di liceo che soffrendo di eiaculazione precoce aveva già festeggiato il suo capodanno.

Sei e dieci del solito mattino del solito capodanno.
Nella solita 128 rossa marco bacia la bocca della sua amata mentre la sua amata chiude gli occhi per non riaprirli più. Comincia a nevicare e marco comincia a piangere.

La signora passalacqua si alza dal letto prende la pistola d'ordinanza di suo marito. Guarda l'arma, poi suo marito che ronfa poi i suoi occhi sporchi di rimmel sciolto. Riguarda l'arma e conta fino a tre.
1 2 3
bom, bom.

Nel letto di alessandra entra ancora sporco di lavoro luca. La sveglia e fanno l'amore. Lui non ha mai desiderato così tanto una donna e lei ha sempre desiderato due uomini in una notte.
Si amano fino alle sette e poi baci a profusione. Luca sorride appena, alessandra ride di gusto e poi si addormenta fra le braccia del cornuto.

mercoledì 26 marzo 2008

CONCERTO DEI MODENA A ROMA



28/03/2008 Si ritorna in tour dopo la scomparsa di gabbo, qualcuno avrebbe detto "lunga e diritta correva la strada", e di strada i modena ne hanno fatta parecchia passando dal folk irlandese del 91 ai concerti memorial per Peppino Impastato, superando anche l'autorevole defezione di Cisco.
Sperando che l'alpheus riesca a contenere lo strabordante entusiasmo dei fan dei nostri( vedi atmosfera claustrofobica e asfissiante della data romana dei Baustelle) si augura a tutti una buona visione

venerdì 8 febbraio 2008

PONTINIA



Pontinia e' un paese di circa 13.000 abitanti situato a sud di Roma ( 90 km circa ) in provincia di Latina situato nel cuore dell'Agro Pontino dal quale prende il nome.


Concepita come comune prevalentemente rurale come testimoniano le geometrie e lo stile della citta' votato a servire le campagne.


Pontinia poco distante da Sabaudia gode di una buona viabilita' in quanto si estende tra la S.S. 148 nota anche con il nome di Mediana e la S.S. 7 Appia.


Pontinia confina con il capoluogo di provincia Latina, con Sabaudia, e con i piu' antichi centri dei Monti Leoini, Sezze, Priverno, Sonnino e Terracina. Pertantanto Pontinia dista dal mare solamente 10 km.


Detto questo cosa posso aggiungere.................. HA


Pontinia e' un paese VECCHIO


Non ha un cinema o meglio in tempi remoti aveva il cinema oggi teatro con tanto di direttore artistico.


Questo ex cinema oggi dopo varie ristrutturazioni e' un bellisimo Teatro utilizzato per fare saggi di balletto o in alternativa distribuire calzette per il giorno della befana.


Cara Pontinia.............togli i tuoi vecchi abiti.


Secondo il mio modesto parere perche' non si usa il teatro per quello che realmente serve.


Sono poche le iniziative che si svolgono, diamo spazio alla musica, alla recitazione, a qualsiasi intervento culturale, ma soprattutto diamo ai ragazzi di Pontinia una citta' diversa.
Aspetto vosrti commenti e suggerimenti grazie.
ciaooooooo